Ovviamente quando si divide la gabbia con una leggenda
vivente delle MMA come Eddie Alvarez i pronostici non possono sempre essere favorevoli,
ma secondo gli addetti ai lavori ci sono validi motivi per sognare l’impresa.
Età.
Eddie Alvarez ha alle spalle ormai 17 anni di battaglie e a 37 anni forse i suoi anni migliori potrebbe essere alle spalle.
Iuri Lapicus, invece, a 25 anni è nel pieno della sua esuberanza fisica avendo dimostrato in tutti i suoi incontri potenza ed esplosività veramente fuori dal comune.
Stazza.
Lapicus è più alto e più grosso di Eddie Alvarez ed ha già dimostrato di essere molto abile nel saper sfruttare il suo allungo e i suoi chili per far male ai propri avversari.
Allo stesso tempo Alvarez è un vero mago della lotta e del gioco a terra.
Un perfetto scontro di stili che promette scintille.
Completezza.
Come dicevamo Eddie Alvarez nella sua lunga carriera si è costruito uno stile molto completo e con pochissimi punti deboli, ma anche Iuri non scherza.
Grazie al grande lavoro con i fratelli Petrosyan negli ultimi anni il fighter di origini moldave è cresciuto tanto nel suo striking senza mai perdere la sua efficacia nel gioco a terra come dimostrato dalla rear naked choke spettacolare con cui ha finito Gaufurov nella sua ultima vittoria in ONE Championship.
Pugno da KO.
Iuri Lapicus non è un mistero ha le mani veramente pesanti. Molto spesso il suo striking è, infatti, un’arma molto importante per mettere le basi o al suo letale ground and pound o alle sue sottomissioni. Non è un caso se quasi tutti i suoi match non sono andati oltre al primo round.
Fame.
Questa forse è una delle ragioni fondamentali per cui Alvarez non dovrebbe dormire sonni tranquilli.
Iuri Lapicus è più affamato che mai.
Da un lato la sconfitta con Lee brucia ancora e dall’altro sa che una vittoria convincente gli potrebbe dare quasi sicuramente la chance per lottare nuovamente per il titolo.
Gli occhi di Iuri non si sono mai staccati dalla cintura e sa che non può sprecare un’altra occasione del genere per riprendere la sua corsa all’oro.