Ciao Claudio,
innanzitutto grazie della disponibilità
● Partiamo dagli inizi. A che età ti sei avvicinato agli sport da combattimento e con quale disciplina?
Ho iniziato all’età di dodici anni ad allenarmi nella palestra Kombat Gym di Fiume Veneto, cittadina dove risiedo tutt’oggi. Fin dall’inizio ho sempre praticato il K1 e mi sono concentrato su questa splendida disciplina.
● Quali sono state le persone fondamentali nella tua crescita come atleta?
Senza dubbio mio padre e il mio Maestro Gianbattista Boer. Senza di loro non sarei l’atleta e la persona che sono oggi.
● C’è qualche fighter o sportivo a cui ti ispiri in particolare?
Se devo dire un nome la leggenda della kickboxing Gökhan Saki.
● Sappiamo che il tuo cuore è diviso tra Italia e Romania. Hai voglia di raccontarci il tuo rapporto con le tue due nazioni di appartenenza?
Sono nato in Romania e ho vissuto lì parte della mia infanzia. A un certo punto del mio percorso, però, ho realizzato che per avere maggiori chance di poter realizzare il mio sogno di diventare un atleta professionista dovevo spostarmi. Per questo io e i miei genitori abbiamo preso la decisione di trasferirci in Italia. Questa nazione mi ha dato l’opportunità d trasformare il mio sogno di bambino in realtà quindi il mio cuore sarà sempre diviso in due. Mi sento sia Italiano che Rumeno e sono fiero di rappresentare entrambe i paesi ogni volta che salgo sul ring!
● Quando è stato il momento in cui hai capito di poter avere un futuro in questi sport?
Dal primo momento in cui ho messo piede in palestra. Fin da bambino avevo le idee molto chiare e dal primo secondo in palestra sono sempre stato disposto a dare il 100% di me stesso per raggiungere e realizzare il mio sogno.
● Come definiresti il tuo stile ai fan?
Il mio stile è un misto tra la scuola rumena e quella olandese. Il tratto distintivo è l’aggressività. Vado sempre avanti mettendo pressione e portando colpi potenti.
● Quale è la tua tecnica preferita?
Montante sinistro doppiato dal gancio al viso.
● Nel corso della tua carriera hai cambiato diverse categorie di peso: in quale categoria ti trovi più a tuo agio e in quale categoria pensi che sarà il tuo futuro da fighter?
Fino ad ora le due categorie di peso in cui mi sono trovato meglio sono state la -95kg e la +100 kg in cui combatto da diversi anni . In futuro mi piacerebbe tenermi attivo contemporaneamente in entrambe le categorie.
● Dal tuo curriculum si vede che hai combattuto molto all’estero. Secondo te quanto è importante viaggiare e confrontarsi con realtà diverse da quella italiana?
Veramente molto importante! All’estero, è inutile negarlo, il livello è superiore a quello italiano. Ampliare gli orizzonti ti arricchisce molto a livello personale e ti permette di confrontarti con un maggiore livello di competizione che stimola enormemente la crescita.
● I 3 migliori momenti della tua carriera ad oggi?
Ho tanti momenti belli in questo sport…diversi titoli vinti e diverse finali importanti perse.
Se devo fare una scelta, però, ma ho due momenti molto speciali per me:
• il primo è il torneo Venum World Series vinto a Panama;
• e il secondo è la conquista del titolo europeo ISKA.
Il terzo momento sarà una cosa molto più grande su cui sto lavorando.
● Nel tuo score hai anche alcune sconfitte. Spesso, soprattutto nel fighting, molti atleti hanno paura di “sporcare” il proprio record con delle sconfitte. Tu cosa ne pensi? Quanto sono importanti le sconfitte per la crescita di un uomo e di un fighter?
Preferisco avere delle sconfitte con dei campioni veri piuttosto di aver vinto tutti i match con dei noname alla sagra della salsiccia.
● Sul ring oltre all’aspetto fisico anche la mente gioca un ruolo fondamentale. Tu nella preparazione di un match quanto tempo dedichi alla parte mentale e come la alleni?
In realtà aspetto mentale e fisico sono costantemente in simbiosi. Mentre mi alleno sono focalizzato sempre al 100% e cerco di visualizzare l’arbitro che mi alza il braccio. Durante ogni esercizio e ogni tecnica penso al mio prossimo match, a come adattarmi al mio prossimo avversario e alle tecniche che lo metteranno in difficoltà. Mentre faccio tutto questo canto 😉
● Parliamo ora del tuo prossimo match a Road TO ONE. Sappiamo che hai aspettato tanto e che ci sono state diverse defezioni. Ti senti pronto?
Questo è stato il match che ho atteso di più in carriera (più di un anno). Mi sono allenato molto, ho avuto tempo di studiare molto bene il mio avversario e sono pronto al 100%.
● Il tuo avversario sarà l’iraniano Niknam Haghparast. Lo hai studiato? Come pensi finirà il match?
L’ho studiato molto, è un avversario forte con uno stile particolare. Non mi piace molto fare pronostici e parlare prima dei match. A me piace parlare nel ring e lasciare tutto in mano di Dio.
● Combatterai a Yerevan, Armenia dove il tuo avversario è molto conosciuto e amato. Come ti senti a combattere fuori casa?
Nessuna emozione particolare. Sono abituato a combattere all’estero e spesso ho avuto il pubblico contro. Non sarà una novità per me.
● All’orizzonte di Road To ONE c’è un contratto da 100.000 $ con ONE Championship. Pensi che riuscirai ad arrivare in finale e vincere il contratto? Come ti fa sentire l’idea di poter competere un giorno con i migliori atleti al mondo nel tuo sport?
Questo è quello che ho sempre sognato di fare! Darò il 100% per realizzare il mio sogno. Non me lo lascerò scappare facilmente.
● Cosa pensi di ONE Championship e quali sono i tuoi atleti preferiti nel roster di ONE?
Penso che sia la cima della piramide dove tutti gli atleti vogliono arrivare! Il mio fighter preferito è il campione in carica Roman Kryklia. Ho combattuto contro di lui tanti anni fa e ho perso. La mia speranza, quindi, è quella di restituirgli il favore un giorno in ONE.
● Prossimi obiettivi di carriera per il 2023?
Arrivare in One Championship e vincere il mondiale ISKA.
● Fuori dal ring quali sono i tuoi interessi principali? Ha qualche sogno nel cassetto o progetto fuori dal ring che ci vuoi raccontare?
Si amo molto gli animali e i cani in particolare. Mi piacerebbe in futuro poter aiutare i cani randagi e abbandonati , dargli un alloggio, da mangiare e magari delle famiglie disposte ad amarli e adottarli .
● Per chiudere hai un messaggio per i tuoi fan?
Voglio ringraziare tutti quelli che mi seguono anche sui social e dirgli che il Grizzly ha fame ed è tornato più forte di prima!
Ora è già tempo di imbarcarsi per Yerevan per l’attesissimo quarto di finale di Road To ONE Europe.
Stay tuned e forza Claudio!