CIAO IURI IL CAMPIONE DI BONTA’ – di Carlo Di Blasi.

Ci sono giornate in cui hai difficoltà a darti spiegazioni su fatti della vita.
Andiamo subito al punto: Iuri Lapicus non è più con noi.
Venerdi a Pogliano milanese Iuri Lapicus a bordo della sua moto ha sbandato ed è finito contro un’automobile.
Questo quanto riportato dalla cronaca: fredda e scarna di particolari che comunque non ci interessano più di tanto perché…perchè…perché il risultato finale non cambia.
Non ho nemmeno voglia di sapere i dettagli perché la cruda realtà è quella di un ragazzo di 27 anni che non è più con noi.
NON A 27 ANNI…
In particolare ciò che mi colpisce di più è la giovane età: 27 anni.
Credo di aver avuto una vita molto articolata e piena di episodi di ogni genere ma io a 27 anni non avevo ancora fatto niente…Iuri invece aveva già una storia di vita
pazzesca.
Arrivato in Italia aveva subito scelto una strada dura e senza scorciatoie: le MMA. Il suo punto di riferimento sportivo i fratelli Giorgio e Armen Petrosyan con alessandro meda che me lo presentarono per divenire il suo manager.
Ragazzo apparentemente chiuso, in realtà davvero un grande cuore, nello sport e nella vita. Di lui al di la del lato sportivo posso indicare una dote sopra tutte le altre: l’onestà.
L’onestà in senso generale e intellettuale nel confrontarci dopo le sue due uniche sconfitte subite nel circuito di ONE Championship di cui una per il titolo mondiale: l’unico appuntamento importante sportivo disatteso.
Quando poi nel match successivo contro il leggendario campione Americano Alvarez il verdetto a lui favorevole fu mutato in un no contest non fece ne’ storie , ne’ alcuna recriminazione con i giudici, solo il dispiacere perché quel match gli costò non poco per i danni fisici riportati ingiustamente per quel colpo alla nuca irregolare di Alvarez.
IURI LAPICUS: IL SIGNIFICATO DI ESSERE BRAVI.
Di lui non ci resta solo uno score Records da incorniciare , ma il ricordo di un ragazzo bravo nel vero senso del termine: dall’inglese coraggioso- indomito , e dall’italiano onesto e buono.
I suoi compagni di allenamento e i suoi familiari oggi lo piangono ….. e lo piango anche io perché quel viso dal sorriso malinconico non mi apparirà più in ufficio ma mi resterà scolpito nel cuore.
Ciao Iuri so che sei nel giardino dei giusti, nel Valhalla dei campioni, nei cuori di tutti.
Carlo