di Carlo Di Blasi
E’ iniziata subito come non ci si aspettava la più tragica serata per il nostro più grande campione Giorgio Petrosyan.
Dopo le vittorie a sorpresa di tutti gli sfavoriti del torneo, Giorgio Petrosyan nella sfida mondiale valida per il titolo di ONE Championship incappa in un high kick nello scambio di pugni che lo fa stramazzare al suolo.
IMMAGINI SHOCK.
Le immagini sono impietose. Da più parti le riprese ci mostrano il nostro Giorgio cadere disteso.
“Ho le lacrime agli occhi e non ci credo” la mia prima reazione .
Resto senza parole pietrificato davanti allo schermo.
Ma la paura non è per il titolo perso ma per lui.
La caduta è rovinosa e fa impressione anche a chi come me ha visto tanti e tanti KO.
I ricordi vanno a quel drammatico KO di New York del 2013, fino ad oggi l’unico sofferto da Giorgio. Oggi rivivo il dramma.
Ma ripeto la domanda è…Come sta?
Giorgio sta bene.
Dopo pochi minuti chiama Armen, il fratello indomito sempre al fianco di Giorgio Petrosyan. Potrebbero essere gemelli siamesi da come “sentono” reciprocamente i due fratelli. Mi dice che Giorgio sta bene. Certo sulla via dell’ospedale per accertamenti, ma sta bene.
Tiro un gran sospiro. E ora che la salute c’è torniamo all’analisi dei fatti.
Un gran colpo.
Bravo, anzi bravissimo Superbon a cogliere l’attimo. Non c’è nulla da dire, se non che è successo troppo presto per farci capire se c’era una reale superiorità oppure è stato un colpo fortunato. Temo fosse preparato però … troppe volte lo aveva tentato prima di entrare .
Superbon esprimeva pochi colpi ,sempre gli stessi, ma fortissimi e velocissimi.
Il che non è poco intendiamoci.
Ma era troppo presto per farci capire la reale supremazia dell uno o dell altro .
E ora?
Ora attendiamo il ritorno di Giorgio a casa per stringerci a lui, mentre Superbon aspetterà il vincitore del torneo per mettere in palio la cintura appena vinta.
Questo è lo sport. In particolare questo è il nostro sport: il più bello, il più duro del mondo, il più impietoso, ma è la nostra passione e quindi onoriamo i suoi campioni quando vincono quando perdono.
Onore quindi a Superbon e onore a Giorgio Petrosyan.