BOB ARUM: “LA GRANDE BOXE RIPRENDE A GIUGNO”.

Bob Arum per i fan del fighting non ha bisogno di presentazioni.

Avvocato Newyorkese classe 1931, è uno dei volti storici della boxe mondiale avendo affiancato con la sua Top Rank stelle del calibro di Muhammad Ali, Marvin Hagler, Manny Paquiao, Oscar De La Hoya e Miguel Cotto.

Intervistato ai microfoni di ESPN il fondatore si è espresso relativamente alla problematica COVID-19 regalando incoraggianti previsioni per la ripresa e spunti interessanti dal lato organizzativo.

“Il nostro piano è quello di essere realisti. Nella migliore delle ipotesi potremo essere operativi agli inizi di Giugno. Il primo passo fondamentale è quello di stabilire una location sicura che potrebbe essere in California, Nevada o Texas e lavorare con la Commissione Atletica dello Stato per assicuraci di poter iniziare a mettere in onda incontri su base regolare 2 o 3 volte a settimane senza pubblico ovviamente”.

Come farlo?

“In primis proteggere la salute di tutte le persone coinvolte negli eventi a partire dagli atleti, ai coach e arbitri fino agli operatori e al personale tecnico. E per farlo in modo efficace l’unica soluzione è TESTARE i partecipanti in modo tale che nessuno sia positivo al COVID-19 la sera dell’evento”.

Come giustificare il fatto che un atleta infortunato vada, nella peggiore delle ipotesi, ad occupare un letto che sarebbe stato destinato a un malato di coronavirus?

“Non si può, ma quello che si può fare è semplice, ossia cercare location in cui la situazione delle terapie intensive è piu’ tranquilla”.

Un altro problema può essere quello delle ambulanze.

“Anche qui la risposta è la stessa. La situazione non è critica in tutti gli Stati Uniti e quindi nelle zone meno colpite dal virus la disponibilità di ambulanze è senza dubbio maggiore”.

Come fare arrivare gli atleti?

“Ovviamente stiamo pensando a match tra soli atleti americani. L’ipotesi è quella di riunirli tutti nella città in cui si svolgerà l’evento e di farli allenare in una struttura al 100% sanificata e sterile in cui possano fare sparring e allenamento atletico”.

Dove far alloggiare gli atleti?

“Prendiamo come esempio Las Vegas. La capienza degli alberghi in questo periodo è molto alta e quindi l’idea è quella di occupare interi piani degli alberghi in cui gli atleti possano vivere in un ambiente totalmente sterilizzato e sanificato.

Lo so sono molti passaggi da rispettare, ma quello che è sicuro è che da giugno saremo in grado di essere operativi e mettere in piedi 2 o 3 show alla settimana in piena sicurezza”.