JORDAN VALDINOCCI: ‘’ MI ATTRAGGONO LE MMA’’ (parte terza)

Come dicevano, parallelamente alla carriera di atleta stai coltivando anche quella di allenatore: da coach quali consigli ti sentiresti di dare a Jordan Valdinocci per crescere ancora?

Beh direi che sono comunque soddisfatto di dove sono arrivato. Ho fatto tante scelte coraggiose in carriera, ma hanno sempre pagato e mi hanno fatto crescere. Mi consiglierei di non smettere mai di avere fame e di tenere accesa quella voglia di migliorare e primeggiare che ti consente di raggiungere qualsiasi traguardo. Mi raccomanderei anche di tutelarmi fisicamente, che è qualcosa che sto già facendo, per cercare di avere una carriera lunga e piena di soddisfazioni.

Hai collaborato con atleti e atlete di MMA e sappiamo che sei un grande studioso delle arti marziali in generale. Hai mai pensato di provare a cimentarti anche tu nelle MMA?

Non ti nascondo che le MMA mi attraggono perché sono l’essenza delle arti marziali. Da un certo punto di vista mi attraggono, ma so anche che per arrivarci ci vuole un percorso serio e un ambiente che qui in Italia è difficile da riprodurre. Quindi ripartire con una gavetta nelle MMA mi sembra tardi a 28 anni. Poi magari a fine carriera se arriva un’offerta giusta potrei pensarci. Ho iniziato anche ad allenarmi di Jiu Jitsu anche se molto tranquillamente più per capire meglio le MMA dal punto di vista di coach.

L’ultima grande star UFC Israel Adesanya viene dalla kickboxing e (nonostante la sua recente sconfitta) ha dimostrato di essere molto competitivo nelle MMA. Da coach hai la percezione che ultimamente anche nelle MMA gli atleti comincino a studiare con sempre maggiore attenzione tecniche di striking derivate da K-1 e Muay Thai?

Il livello dello striking nelle MMA onestamente è molto basso, ma si sta alzando rapidamente e in questo le nostre discipline sono fondamentali. Oltre allo striking però sta migliorando tanto anche il livello di lotta. Quindi direi che più in generale stanno crescendo le MMA come sport e il risultato sono atleti più completi e spettacolari.

Sappiamo che hai un rapporto speciale con Giorgio e Armen Petrosyan. Quanto è stato importante nel tuo percorso di crescita venire in contatto con due leggende del genere?

Si ho un bel rapporto con loro. Giorgio è stato l’unico a mettermi KO in uno sparring e anche sul ring (ride). Armen mi ha invitato più volte a combattere a Petrosyanmania e per questo gli sono grato. Loro sono sicuramente un punto di riferimento mondiale per le arti marziali, ma la cosa che più mi ha stupito già dalle prime volte che li ho conosciuti è la loro umiltà. La prima volta che sono entrato in palestra ho visto Giorgio pulire per terra. Questo ti fa capire quanto grande sia questo campione che nonostante i traguardi è riuscito a non montarsi minimamente la testa.

Fare sparring con loro poi ti aiuta tantissimo per capire il tuo livello di preparazione e la loro esperienza senza pari. Un altro motivo per cui li devo ringraziare e per avermi introdotto in Fight1 che è stato un partner fondamentale per il mio salto di qualità.

Siamo sul finale quindi passerei a una serie di domande sul tuo futuro: prossimi obiettivi da atleta e da coach?

Da coach vorrei fare emergere i ragazzi che sto allenando. Adam Stroppa e Matteo Setola sono due nomi che sentirete a breve. Poi vorrei continuare ad allenare all’estero, soprattutto con atleti di MMA in UFC. Mi piace quell’ambiente, è molto stimolante. Ultimamente sono stato in Messico ad allenare Alexa Grasso che poi ha vinto ed è stata un’esperienza indimenticabile.

Da atleta, dopo il recente titolo del mondo, sogno una top promotion. ONE Championship ovviamente è in cima ai miei pensieri, ma anche un’altra grande realtà mi andrebbe benissimo. Sento di essere pronto per quel livello. Poi ovviamente vorrei portare a casa altre cinture che fanno sempre piacere.

Se sei d’accordo concluderei sognando un po’. Sognare non fa mai male e sappiamo che tu sei una persona che non ama porsi limiti, quindi ti chiedo un nome di un atleta con cui vorresti fare il tuo dream fight e il nome di una campionessa o un campione che vorresti allenare?

Come dicevo ONE Championship è il mio grande sogno. Non avrei un nome in particolare, ma nel loro roster c’è veramente l’imbarazzo della scelta. Bisognerebbe vedere anche la categoria esatta in cui andrei a combattere. Quindi ora non me la sento di lanciarmi in un nome.

Fuori da ONE un nome che mi piacerebbe sfidare, però, forse c’è: Yuta Kubo che combatte per il K-1 Max.Indietro